2008 – 11 – 12                          GIOVANNI PAOLO II

 

All’inizio del giorno mettere la PREGHIERA.

La carità per la guarigione dell’anima è la più grande.

Le tavole da pranzo sempre imbandite di ogni bene, mentre tanti uomini

muoiono di fame.

La piaga peggiore inferta al Cuore di Cristo, Re dei re.

 

Scrivi, creatura di Dio e figlia mia, scrivi per me. Io sono il papa Giovanni Paolo II, che desidero parlare al mio piccolo figlio e servo fedele alla Chiesa di Cristo Gesù, nostro Maestro

e Signore. Il Signore ha voluto che tramite di te dicessi qualche parola al tuo padre spirituale. Ti ringrazio che ti sei messa in ascolto e che scriverai per me. Ti ringrazio ancora del tuo gentile e amoroso pensiero che hai verso di me tutte le mattine, salutandomi con il tuo buongiorno... e ciò non solo a me. Infatti tu inizi il nuovo giorno salutando per primo l’Eterno Padre, poi il Figlio e lo Spirito Santo, la Vergine Maria nostra Madre, San Giuseppe, tutti gli Angeli, gli Arcangeli, i Serafini, i Cherubini, gli Angeli Custodi tutti di ogni creatura e gli Angeli di ogni denominazione; e prosegui salutando tutti i Santi e i giusti che sono sulla terra; e infine saluti me dicendomi di essere stato l’ultimo papa che ha lasciato la terra; e termini salutando tutte le anime sante del purgatorio e della Patria Celeste.

 

Ebbene, io ti dico che non puoi immaginare quale grande gioia doni a Dio e a tutti noi che viviamo nella Patria Celeste, e anche alle anime del purgatorio, perché questo è un gesto così nobile, gentile e pieno di Amore, dato che esso sgorga dal cuore, e questo tocca il Cuore di Dio e di tutti noi che già ci troviamo qui nella Casa del Padre; come pure trovano tanto sollievo e gioia le anime che sono ancora nel luogo della purificazione. Questo tuo modo di pensare, sentire e fare è il mezzo più bello che un’anima possa usare sulla terra, che cioè appena sveglia, nel primo mattino, senta tutti i giorni il desiderio di salutare e di unirsi con gli abitanti del cielo come con i giusti della terra. Che meraviglia se ogni creatura, appena sveglia, sentisse questo desiderio di unirsi con il cielo e con i giusti che sono ancora sulla terra, oh allora sì che nel mondo ci sarebbero pace e gioia, ed esisterebbe un nuovo paradiso!

 

So anche che tu ogni giorno fai la tua professione di fede, e ti prolunghi facendo la profes- sione di fede a nome dei tuoi cari, dei parenti, degli amici... e infine di ogni creatura che vive sulla terra, recitando tanti “Credo” in loro nome, rivolgendoti con preghiere all’Eterno Padre che per il Sangue Santo, che il Suo Figlio Gesù ha versato per l’umanità, doni la fede ad ogni creatura.

 

O figlia mia, anche questo è un gesto nobile, bello e di grande carità. Tu soffri e ti fai tanti scrupoli, e dici che non riesci a fare la carità che vorresti, dato che non hai grandi possibilità. Ebbene, io ti dico che quello che fai supera al mille per mille la carità che altri fanno con il dena- ro, il tempo, i soldi e quant’altro mai. Ti spiego. Ogni carità che si fa è gradita a Dio e porta beneficio prima a colui a cui si fa la carità e poi a se stessi. Ma il beneficio che si ottiene è relativo ed è solo in parte. Invece la carità che si fa con il desiderio di salvare le anime, con tante preghiere di intercessione, con sacrifici, penitenze e sofferenze di ogni genere, col desiderare che tutti ottengano la fede, professando in nome loro la fede, rivolgendosi all’Eterno Padre con tante preghiere, questo è molto gradito a Dio e tocca il Suo Cuore, ed è cosa così grande che solo in cielo si vedrà il grande beneficio che si è ottenuto. Come pure è cosa grande quello che fai, di invocare tutti i giorni gli Angeli Custodi di ogni singola creatura che vive sulla terra, recitando tanti “Angelo di Dio” per ognuno di essi, senza dimenticarti di nessuno, e tante altre preghiere che fai a nome di tutti. Tutto questo è molto gradito a Dio, ed è vera, pura e santa carità.

 

So che tu non vorresti che ti si dicano queste cose, perché pensi che Dio non elogerebbe in questo modo, e questo ti fa dubitare maggiormente di te, e ti fa pensare che si tratta della tua

mente e della tua fantasia che sviluppa queste parole. Io ti ho detto questo non per elogiarti, ma per tranquillizzarti e liberarti da questi rimorsi che hai, colpevolizzandoti e dicendo che non fai nessuna carità. Perché ti dico che quello che fai è la vera, pura e santa carità. Tu mi dirai: “perché pura e santa carità?” E io ti rispondo: “perché con questo sentimento così nobile e altruistico, e col grande desiderio che tutti ottengano la fede, e con l’invocare gli Angeli Custodi di tutti, e con quante altre preghiere fai per gli altri, e tutto questo senza alcun interesse, ma solo affinché essi si salvino... ebbene, ti dico che questa è la vera, pura e santa carità. La carità che si fa per alleviare le sofferenze del corpo è cosa buona, ma tutto ciò è momentaneo, perché con il lasciare il mondo tutto finisce; cosicché la carità che è stata fatta non ha servito a nulla, se quell’anima è malata e lontana da Dio, e non è pronta ad incontrare Dio. Ora domando: che cosa accadrà a questa anima? sicuramente andrà incontro alla morte eterna. Ecco perché la carità per la guarigione dell’anima è la più grande e straordinaria.

 

Coraggio, figlia mia, sii serena e fiduciosa in Dio, ringrazialo di questo grande dono che ti ha dato, cioè di sentire il bisogno di pregare per tutti, perché questo accade solo per grazia e Volere di Dio, e non per tua bravura. Chiedi al Buon Dio che ti dia sempre la luce e il desiderio di pregare per tutti, per aiutare il tuo prossimo come ora stai facendo. Io ti starò sempre vicino. Il Buon Dio ti benedica e la Vergine Madre di Dio e Madre nostra ti protegga e ti copra con il Suo Santo Manto, e anche la mia benedizione scenda su di te.

Il papa Giovanni Paolo II.

 

Ora parlo al mio prediletto figlio e ministro della Chiesa di Cristo.

Figlio mio, sono il tuo papa Giovanni Paolo II, e desidero parlare con te e dirti: Quando si vive nel mondo, un papa, pur essendo Capo della Chiesa, non ha la possibilità di conoscere e sapere tante cose, e non si conoscono tutti i figli, e non si sa chi realmente vive per Dio, con Dio, e lavora e opera per Dio, impegnandosi in pieno, vivendo da vero cristiano e da vero ministro della Chiesa, fondata da Cristo Gesù, col desiderio di piacere a Dio: io ti sto parlando di noi ministri chiamati a servire Dio. Cosicché un povero Papa vive fiducioso in quello che gli dicono e gli presentano. La fiducia nel prossimo è un grande atto di Amore, di carità, e non deve mancare ad un Papa che è capo della Chiesa. Ma con tristezza devo dire che tutto ciò che mi si diceva non era sincera verità: tanti sono presi dalle forze del male e ne approfittano.

 

Io ora che sono nel mondo della luce vedo quanto squallore, bruttezza, cattiveria, malvagità, esiste nella Chiesa di Dio: e tutto questo danneggia, pesa sull’umanità: così le forze del male prendono sempre più forza, perché voi ministri, difensori della Casa di Dio, non lavorate come dovreste, non difendete tutto ciò che è di Dio, non usate il potere che Dio vi ha dato per sconfiggere satana, nemico di Dio, ma soprattutto degli uomini. Nei conventi di suore non esiste più nessuna regola, ognuna si fa la regola secondo il proprio volere. Nei seminari non si insegna più e non si fa capire chi è il vero sacerdote e cosa egli deve fare e a cosa deve rinun- ciare. Ora ogni sacerdote vuole tenere il piede su due staffe, vuole appartenere a Dio e al mondo. Sia i sacerdoti anziani che i giovani dimenticano che essi sono stati chiamati per servire la Chiesa di Cristo, ad essere nel mondo, ma a non appartenere al mondo. Essi non pensano, non riflettono su chi realmente sono e perché sono stati chiamati da Dio, e qual’è la loro vera missione, perché nei seminari manca l’insegnamento per una vera formazione, e si assiste a tanti scandali, che nuocciono a quelli che sono più fragili e deboli spiritualmente. E non ci riescono, perché vivono molto lontani da Dio. In ogni ordine di sacerdoti manca la disciplina vera e propria, non si rispetta e non si vive lo statuto proprio dell’ ordine di cui fanno parte, manca l’obbedienza ai propri superiori, non si fa più nessun sacrificio, penitenza, digiuno, atti di Amore; e tanti sacerdoti non fanno mai un’ora di Adorazione dinanzi al Gesù esposto o ai piedi del Tabernacolo. Tanti sono pieni di desideri che appartengono al mondo vivendo le vanità delle vanità. Le tavole da pranzo sono sempre imbandite di ogni sorta di bene, quando invece ci sono tanti uomini che muoiono di fame. Chiedono ai fedeli di fare offerte per questo o quello scopo, ma di proprio non mettono nulla.

 

Un’altra grande piaga che esiste nella Chiesa è quella di pensare e di dire che ora sono altri tempi e bisogna adeguarsi a questi tempi, e così si cambiano tanti principi e tante leggi che provengono da Dio. O stolti ministri che dite di servire Dio, come osate pensare questo voi che avete ricevuto la luce, la grazia, il potere che altri non hanno ricevuto? Sappiate - ma so che lo conoscete: - le cose di Dio non cambiano mai, dico mai. Gesù stesso disse quando scese sulla terra: “Io non sono venuto a cambiare le leggi di Mosè, ma a confermarle.” Voi la Parola di Dio la studiate, la conoscete, ma nulla, dico nulla, mettete in pratica. E questo vostro agire sarà molto dannoso per la crescita della Chiesa che Gesù nostro Dio ha fondato, donando la sua vita e versando ogni goccia del Suo Sangue Divino per condurre ogni creatura al Padre. E ha scelto e chiamato i suoi ministri affinché essi continuassero l’opera da Lui fondata, seguendo le sue orme e gli insegnamenti lasciati agli Apostoli.

 

Figlio mio, fratello mio, questa piccola scrivana di Dio ha ricevuto diversi messaggi ove si parla di un’altra grave piaga, che è la peggiore che voi ministri avete inferto al Cuore di Cristo, il Re dei re, dove si fa presente l’oltraggio che si reca a Dio mettendo in vendita la Sua Passione e Morte nel rinnovamento del santo Sacrificio che avviene durante la celebrazione della Santa Messa. Questa è un’offesa grave che si reca a Dio, perché Lui si è donato ed è morto in Croce per ogni singola creatura che vive sulla terra, e tutti ne devono trarre beneficio. Con questo voglio dire che non si può mettere in vendita i benefici e le grazie che Dio concede alle anime, non si può tariffare ciò che non è proprietà dell’uomo, e aumentare la richiesta in base al costo della vita. Perché così facendo potrebbero beneficiarne solo chi ha dei soldi per pagare ciò che voi truffatori chiedete. Questo è una vergogna. Il Santo Sacrificio, il Cristo lo ha sofferto per un grande atto di Amore, e tale deve restare, senza preferenze per chi è più ricco. Ogni creatura che crede e sente la necessità di far celebrare sante messe o per se stessa o per altri, come pure per i defunti, deve dare l’offerta in base alle proprie condizioni economiche in cui vive, così da poter essere offerta di Amore e non di costrizione.

 

O sacerdoti che servite la Chiesa di Dio, quanto male fate alle creature più deboli e povere!

Ma Iddio, sommo Bene, e giusto, non permetterà che solo coloro che hanno soldi possano beneficiare del Suo Santo Sacrificio, ma donerà ogni bene a tutti coloro che sono desiderosi di far celebrare Sante Messe per se stessi o per altri, vivi o defunti, ma non possono affrontare questa cifra così scandalosa, perché non hanno soldi. Dio, che legge nei cuori, donerà frutti copiosi a queste creature.

 

A te, (il padre spirituale): Non stare a guardare e fare ciò che fanno gli altri. Quanto alle Messe che tu celebri, nessuno può obbligarti e interferire nelle tue intenzioni: cosicché tu agisci e vivi come Dio vuole che si faccia! Nella messa che tu personalmente celebri nessuno può intromettersi e chiederti per chi o per quale intenzione tu la celebri: la santa messa è la tua celebrazione, il tuo ministero, e puoi gestire e fare come meglio credi, cioè celebrare come il Signore vuole: tu devi dare conto a Dio e non agli uomini. Quando i fedeli si rivolgono a te per far celebrare sante messe secondo le loro intenzioni non chiedere mai una cifra, non fare nessun prezzo, ma dirai: Dammi quello che puoi. E agendo in questo modo non sei in disobbedienza a ciò che i tuoi superiori dicono o fanno chiedendo il prezzo (non sei in disobbedienza ai tuoi superiori che dicono di chiedere il prezzo, o lo fanno essi stessi), tariffando e vendendo il Corpo e il Sangue di Cristo.

 

Figlio mio e fratello mio, non entrare a far parte di questo circolo vizioso e satanico, perché ti dico che è satana, quell’astuto e maledetto serpente, che ancora continua a far vendere Gesù come fece con Giuda. Ma oggi è molto più grave e malvagio di quanto lo fu con Giuda.

Sii prudente, figlio mio, fai entrare nel tuo cuore Amore, pietà e misericordia per i più bisognosi sia spiritualmente che materialmente. Sappi, figlio mio, che l’unica cosa che conta per ottenere la salvezza eterna è l’Amore, l’Amore vero, pieno di sentimenti di pietà e misericordia verso i più piccoli.

Quanto soffro a pensare che quando vivevo sulla terra ero all’oscuro di tutto questo marciu- me che regna nella Chiesa di Dio. Come sarebbe bello e giusto se di tutto questo, cioè di questo atto abominevole che regna nella Chiesa di nostro Signore Gesù Cristo, venisse a conoscenza il mio successore papa Benedetto XVI !

 

Coraggio, figlio mio, e non ti scoraggiare di quello che ti ho detto, ma devi cercare di vivere solo per piacere a Dio e non agli uomini. Ti sono vicino, invocami e io ti aiuterò.

La benedizione di Dio scenda su di te donandoti tanta luce da poter discernere e servire Dio con semplicità, umiltà e Amore, e anche la Mamma Celeste ti benedica e ti copra con il Suo santo Manto per difenderti dalle forze del male, e anche la mia benedizione scende su di te.

Papa Giovanni Paolo II.

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