2003-09-12
ore 00:15
Non vorrei chiamarti con il tuo nome, perchè ti odio, ma sono costretta.
Ti parlo perchè mi è stato comandato dall'Alto. Non vorrei parlarti, ma devo: non si può disobbedire all'Onnipotente. Devo dirti: è inutile che tu preghi per me, le tue preghiere non mi servono. Ove sono caduta è un luogo dove la preghiera fa tanto male. Perciò ti dico: non pregare e non tentare di pregare per me, perchè non ne ho bisogno. Quando vivevo sulla terra, sentivo parlare molto di te, ma sopratutto in male anzichè in bene. Tante persone che ti frequentavano, avevano dei dubbi nei tuoi riguardi, e si rivolgevano a me per sapere chi realmente tu fossi; volevano sapere se tu fossi positiva o negativa, se appartenevi a Dio oppure al diavolo. Io ti ho sempre giudicata una cosetta da niente, e non ho mai voluto fare amicizia con te. E tutti quelli che mi parlavano di te, chiedendo il mio parere nei tuoi riguardi, erano fiduciosi e credevano al mio giudizio. Soprattutto si interessavano di sapere di te persone che da tanti anni ti hanno frequentata, e alle quali adesso so che hai fatto del bene. E vedo quanto è stolto l'uomo che contraccambia il bene col fare del male.
Quando vivevo sulla terra mi sentivo soddisfatta della mia vita spirituale e con tutte quelle persone che si rivolgevano a me per ogni cosa, e anche perchè venivo incoraggiata da vescovi e sacerdoti. La mia casa era sempre piena di gente, e questo mi dava una certa importanza. Loro credevano ciecamente a tutto quello che io dicevo e facevo: così mi hanno incoraggiata ad andare avanti. La fiducia che avevano in me mi dava gioia e sicurezza in tutto ciò che facevo e accadeva in me. I vescovi e i sacerdoti, e anche alcuni cardinali che mi conoscevano, non hanno approfondito con un buon discernimento, non si sono rivolti a Colui che tutto può, il Supremo, per chiedere discernimento circa la mia situazione, a riguardo di quello che io dicevo e facevo; anzi loro erano più interessati più dei laici a sapere tante cose. A causa di questo poco approfondimento di ciò che accadeva in me, mi hanno indotto a vivere una vita in un totale abbandono a me stessa, e senza chiedere aiuto a Dio. Per i lmondo ero spirituale, ma per il Creatore ero molto lontana da Lui.
Così oggi sono condannata alla morte eterna per non aver agito e non essere vissuta secondo il Volere dell'Altissimo. Ma anche coloro che non mi sono stati d'aiuto, avendo avuto più luce di me, se non si ravvedono, riceveranno il loro castigo. Il giudizio divino è molto diverso da quello degli uomini. Per tutti quelli che mi hanno conosciuto e hanno partcipato agli incontri con me ero santa, e ora sono diventata santa. Ma la realtà è un'altra: per il Creatore sono un reprobo. E lo sono perchè al trapasso ho vista tutta la mia vita come un film, ed era orribile vedere la bruttezza del peccato, specie quella dell'orgoglio, che era il mio peccato.
Questo succede perchè coloro che sono stati chiamati a servire il Creatore, nel guidare le anime sono stati e sono superficiali, agiscono con molta leggerezza, senza alcun senso di responsabilità, e non aiutono le anime che si rivolgono a loro con dei problemi particolare, che solo un ministro di Dio può aiutare a risolvere. Non si impegnano e non usano la prudenza, danneggiando così dell'anime.
L'uomo, per quanto dotto e saggio possa essere, per quanto alta sia la sua spiritualità, se non si rivolge a Dio per chiedere e ottenere il discernimento, quando si presentano anime con dei carismi particolari, l'uomo - dico - da solo non può discernere. Diversamente cadrà sempre nell'errore, danneggiando se stesso e le anime che si rivolgono a lui per avere aiuto e capire se ciò che accade in loro è giusto.
Io ho avuto modo di parlare con molti sacerdoti e vescovi e cardinali del Vaticano ,tutti mi conoscevano, mi stimavano e credevano in me. Ma adesso so che non ho avuto l'aiuto necessario per servire bene il mio Creatore. Però la colpa è sopratutto mia, perchè ero molto fiera di me , gioivo a vedere e sentire molte persone che credevano in me .Sono stata astuta nel mascherare bene la mia fierezza, il mio orgoglio e presunzione. Per tutti io ero mite, umile ,saggia....Me lo facevano presente, ed io mi gloriavo, pur sapendo dentro di me che non era così.
Adesso so che tu soffrivi, quando vedevi che venivo a messa con ritardo, sempre dopo il Vangelo, e ti ponevi delle domande: Come mai una creatura che ama Dio viene tutti a giorni a messa dopo il Vangelo? E avevi ragione, perchè questa era una grande offesa a Colui che si immolava sull'altare per me. Se io, anzichè evitarti, avessi cercato di fare amicizia con te, adesso so che avrei imparato tante cose, e non sarei in questo luogo. Devo dirlo, perchè sono stata obbligata, e non posso non obbedire. La mia rabbia è talmente tanta che vorrei distruggerti.
Per ordine dell'Altissimo devi dire al tuo padre sprituale di non fare gli stessi errori come tanti sacerdoti, ma di chiedere sempre a Dio il discernimento per ogni caso particolare che gli si presenta.Anche questo non volevo dirlo, ma lo devo dire.
Non ti ho detto chi sono. Sono NN che faceva parte della tua parrochia. Il Creatore ha voluto che parlassi a te perchè mi conoscevi ,e solo tu hai avvertito lo stato in cui mi trovo.